Erano le ore 18,00 in punto e il buio fuori dalle mura di Hogwarts stava cominciando a serpeggiare, sempre più imperioso, all'interno del castello... costringendo lo stesso ad accendere le sue fiaccole e le sue candele... Un freddo sinistro levitava tra i piccoli gruppi minuti di studenti e di docenti che si spostavano da un luogo ad un altro, compatti come a difendersi da qualcosa o da qualcuno...
La situazione, inoltre, non sembrava essere delle migliori...giacchè molti voci correvano all'interno di Hogwarts... voci ovviamente offuscate al di fuori del castello... offuscate per non giungere alle orecchie dell'autorità massima... Il Ministero della Magia... Bè, poco male, le lezioni dovevano comunque proseguire e l'anno doveva continuare il suo ritmo forte e deciso, in qualunque circostanza... nota o meno... Era chiaro a tutti, comunque, che un certo fermento magico esistente al di fuori di quelle mura stava per incidere anche all'interno del castello di Hogwarts... se già non l'aveva fatta... E questo dimostrava che nessun luogo magico è davvero al sicuro... O forse si sbagliava? Pensieri... pensieri che levitavano sparsi, come fili di una tela non facilmente sistemabile, nella mente di tanti... di tutti... della nuova professoressa di Pozioni che si stava recando, dalla Biblioteca, nella sua classe nei sotterranei per la prima lezione introduttiva di Pozioni per TUTTI gli studenti di TUTTI gli anni di studio.
Dunque, scese le umide e fredde scale che conducevano ai sotterrani, la professoressa Aurora Obscurus, assunta da qualche giorno dalla Preside in persona, varcò la maestosa ed elegante porta dell'aula per recarsi, con passo cadenzato e fermo, verso la pedana della cattedra.
Un lungo mantello bordeaux ricopriva elegantemente le sue spalle e, interamente, la sua persona, mentre al di sotto si poteva intravedere una giacca elegante e con righe di un colore rosso spento, una donna dello stesso coloro delle righe della giacca e che le arrivava fin sotto le ginocchia, e delle scarpette nere con tacco forte e molto tozzo, provocatore di un ticchettiò deciso e quasi militaresco.
Infine, i capelli erano raccolti in uno chignon coperto interamente da un lungo cappello a punta da strega che le dava un'aria più somma di quella che già aveva.
Comunque, una volta arrivata nei pressi della pedana, vi salì sopra e si sedette nella sedia che si trovava riposta, in un ordine quasi maniacale, dietro la sua personale cattedra, in legno di mogano antico e pregiato, sulla cui superficie fredda sistemò la sua valigetta nera da insegnante, cominciando ad uscire i libri di ogni singolo anno. In quella lezione, infatti, avrebbe spiegato in maniera chiara e precisa il suo metodo di valutazione, il suo modo di insegnare e la programmazione del corso di Pozioni, insieme ad un lavoro di consultazione veloce ma, ugualmente, sistematico dei testi consigliati per lo studio della disciplina.
I calderoni, in quell'occasione, non fumavano... Ciò voleva significa che quel giorno non li avrebbero utilizzati e che, quindi, ci si aspettava una lezione iniziale meno impegnativa del dovuto.
Incrociate le dita davanti a sè e guardando verso la porta con uno sguardo fermo e serio, quasi severo, rimase ad aspettare l'arrivo di tutti gli studenti di Hogwarts.
Questa lezione è aperta per TUTTI gli studenti di TUTTI gli anni, per presentarmi, per conoscervi e per presentare il mio metodo, ecc ecc. Vi chiedo, a voi tutti studenti, di scrivere il vostro ingresso in aula in maniera molto descrittiva, dicendo i vostri stati d'animo, le vostre impressioni di immagine della nuova professoressa e le descrizioni di come siete vestiti. Ovviamente, ciò non comporta la presenza di 3 righe minute e brevi, ma di una bella introduzione alla lezione ;-) insomma, fatemi vedere che ingresso "glorioso" in aula sapete farmi, in maniera quanto più descritta possibile. Se volete un consiglio, andate a leggervi la descrizione dell'aula di Pozioni che ho inserito ieri in questa stessa sezione, così potete sfruttare e prendere spunto da lì... MA SENZA COPIARE! Buon inizio! Io attendo che sarete un po' e poi continuo.