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| Come forzato e compresso in uno stretto tubo di gomma Sirius fu risucchiato e indirizzato verso una nuova destinazione, dove lo attendeva la seconda prova. Prese ampie sorsate d'aria fredda quando si materializzò nuovamente. Come studente del settimo anno aveva appreso la materializzazione ma non era ancora riuscito ad abituarsi alla fastidiosa sensazione cui lo sottoponeva. Quando riaprì gli occhi si ritrovò in una ampia stanza che nulla aveva a che fare con il tetro e lugubre ambiente in cui lui e gli altri partecipanti erano stati precedentemente ospitati. Questa volta non era solo, a farlo compagnia altri due studenti che avevano superato la loro prova. Un harem si presentò alla vista degli studenti, il luogo riservato alle donne, il gineceo cui solo pochi fortunati uomini potevano accedere. Insolito che si trovassero proprio in quel luogo. Cosa aveva a che fare con loro? Ignari di quello che stava per succedere avanzarono nell'ampio salone lussuosamente arredato. Scorsero pouf rossi, tende color bordeau e preziosissimi tappeti persiani a ricoprire pavimento. Un ricco scenario quello, degno di uno sceicco arabo. Rimasero estasiati da quella visione ma ciò che però attrasse la loro attenzione fu l'intenso e acre odore di incenso e canapa che si spandeva nell'aria. Sirius stesso, impiegò un pò di tempo affinchè potesse abituarsene. Le soprese però non erano ancora finite e lungi dal sentirsi al sicuro, i tre studenti avanzarono ancora di qualche passo, spinti dalla curiosità per quell'insolito quanto attraente scenario. Avevano riconosciuto il luogo, l'harem e speravano, soprattutto Sirius, di trovarvi qualche lussuriosa e avvenente figura. Una musica avvolgente stordì i sensi dei presenti. Che note melodiose, aggraziate presero a danzare nella sala. Ne uscirono storditi, i sensi annebbiati, ancor di più dalla visione di tre figure. Avevano ragione nel pensare ci fosse qualche avvenente donzella ma non potevano immaginare che nel superare quel piacevole ostacolo sarebbe consistita la loro seconda prova. Accompagnate da quella soave musica, le giovani avanzavano verso gli studenti, ciascuna occupandosi di ognuno di loro. Una delle tre figure, seno procace, curve sinuose e provocanti si avvicinò a Sirius. Il giovane Serpeverde era pur sempre un uomo, ormai maturo per aver raggiunto la maggiore età. Si lasciò trasportare dalla danza che la giovane prese a fare intono alla sua figura, carezzandogli qua e là la guancia, sfiorando a intervalli regolari le sue membra per mezzo di coloratissimi veli. Aveva il viso coperto come si doveva a una donna araba, eppure Sirius individuò i tratti celati dal velo di un meraviglioso volto. Per qualche secondo perso il lume della ragione e si lasciò assecondare dalla musica e dalla danza. Come avrebbe mai potuto un giovane uomo resistere a tanta lussuria?? LAllontanarsi da codesta piacevole figura? Per superare quella prova peró avrebbe dovuto allontanarsi dalla giovane, resistere alla tentazione. Per quanto ne sapeva poteva benissimo essere una illusione, preparata appositamente per la prova. Fece respiri profondi per prendere nuovamente il controllo di sè, del suo corpo e delle sue emozioni. Liberò la mente che chiuse prontamente all'immagine di quella lussuosa figura e alle note di tanto soave e dolce musica. Tutti impedimenti di cui Sirius si doveva liberare. Pensò a un incanto che la nascondesse alla vista. Se non avesse avuto modo di vederla non sarebbe caduto vittima dei istinti. Per prima cosa però doveva liberarsi della musica. Liberati i suoi sensi da ogni possibile tentazione avrebbe potuto proseguire indisturbato per la successiva prova e infine vincere l'ambito premio che era poi motivo per cui Sirius aveva preso parte alla competizione. Per questo motivo impugnò la bacchetta. L'incanto non richiedeva un'esecuzione particolare nè alcuna concentrazione, difficile da ricercare in quella occasione. Puntò il bastoncino di legno verso un indefinito luogo, quello che Sirius riteneva l'origine di quel melodioso suono. Quando lo ebbe individuato enunciò : - SILENCIO !!! - A questo punto non gli rimaneva che liberarsi dalla giovane che ancora danzava davanti a lui. Pensó a un incantesimo di ostacolo. Qualunque incanto per isolarla da lui e renderla inoffensiva. L'illuminazione giunse fulminea, istantanea nella sua semplicità. Fece qualche passo indietro poi puntando la bacchetta al viso della giovane pronunciò l'incantesimo - OBSCURO !!! - Il suo intento era quello di accecare la donna ma solo momentaneamente, il tempo necessario a consentire al Serpeverde di abbandonare la sala. Non potendolo vedere non avrebbe potuto ostacola la sua fusa. Avrebbe proseguito la gara e superato la prova. Attese l'effetto dei suoi incanti. Il fato sarebbe stato dalla sua parte ???
Edited by Sirius White - 4/11/2011, 17:28
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