Scale Impazzite --, For Lara Scelus

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gumball ©
view post Posted on 27/9/2011, 14:30




Alyssa uscì dalla sua camera nella sala comune di Corvonero, immersa nei suoi pensieri.
Attraversava il corridoio, diretta alle scale.
Pensò a tutto quello che stava succedendo ad Hogwarts, e non era nulla di positivo.
Cosa volevano i Mangiamorte dai fastami schiantati, o perchè l'avevano fatto? La faccenda non era molto chiara.
Sarà un anno duro da affrontare, qui ad Hogwarts...
Ecco cosa ne pensava lei.
Alyssa si tirò indietro i capelli, mentre iniziava a scendere la lunga scalinata che aveva raggiunto. Arrivò su un pianerottolo, e percorse tranquillamente l'altra scala. Improvvisamente, sentì una specie di tremolio che attraversava i gradini e le ringhiere.
Un pò allarmata si guardò attorno. Vide la scala che si staccava, per dirigersi verso un'altro pianerottolo.
-Non finiranno mai di muoversi queste scale, eh?..-imprecò la ragazza sottovoce continuando a scendere. La scala si mosse ancora.
E da lì partì tutto. Alyssa passò almeno cinque minuti a correre e scorrazzare per le scalinate, ma quelle continuavano a spostarsi, come impazzite.
Qualunque scala percorresse, quella si muoveva, mandandola fuori strada.
"Cavolo, io devo andare in Sala Grande! Se queste scale idiote continuano così farò anche tardi a lezione!"pensò salendone una, per raggiungere il pianerottolo con la scala che l'avrebbe portata alle strade verso la Sala Grande.
Niente da fare. Quelle scale erano come impazzite. Volevano intrappolarla. E anche quella si mosse, dirigendosi verso un ennesimo pianerottolo.
-E basta!-urlò perdendo la pazienza. Presa dalla furia, sferrò un calcio al gradino davanti a lei, procurandosi un gran dolore al piede.
-Maledette scale!-gridò fissando le scalinate con gli occhi pieni di rabbia.
 
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Phollia
view post Posted on 27/9/2011, 14:59




 


Lara Scelus, docente di Pozioni, cacciatrice dei Doni della Morte e Purosangue convinta si aggirava per la prima volta in vita sua per la grande, immensa, labirintica Scuola di Magia di Hogwarts. Erano circa le dieci di mattina, aveva unora buca nella quale non doveva insegnare a giovani maghi ruspanti la precisa e particolare scienza delle Pozioni e aveva deciso di farsi un giretto per il castello. Era stata dotata da un gentile collega di una mappa che lavrebbe dovuta aiutare a non perdersi. Fino a quel momento era riuscita soltanto ad orientarsi nei suoi amati e confortevoli sotterranei: lì aveva la sua classe, il suo ufficio, il suo mini-appartamento e godeva della vista di giovani Serpeverde che raggiungevano la loro sala comune. Quella mattina era già iniziata male a partire dalla magisveglia che aveva suonato venti minuti in ritardo e dal gelo del castello a cui non era abituata che le aveva impedito di fare un bagno in santa pace e poi, poi la lezione con i pivelli del primo anno: non capivano le cose più banali e lei non riusciva a sopportarlo!! Le facevano venire i nervi, glieli facevano saltare a dirla tutta, ma si doveva tenere e mostrare uno dei più soavi sorrisi. Che ipocrita che era, ma se era ad Hogwarts un motivo cera e non era solo per tramandare il suo sapere, aveva altri piani in testa. In ogni caso si era trovata a girovagare per il castello, per i piani alti che erano a lei del tutto nuovi; ad ogni angolo si stupiva, quanto era diversa quella scuola dalla sua amata Drumstrang. Quellesperienza si stava rivelando più interessante del previsto. Lunica cosa che la sconcertava, che lasciava basita erano le scale: cambiavano, amavano cambiare e dire che lavevano anche avvertita! Ma daltronde a lei, che di tempo da perdere ne aveva, non davano nessun fastidio a differenza di una donna che aveva appena imprecato contro di essere. Lara si avvicinò incuriosita, non era una studentessa e poteva essere una sua collega, che avesse potuto essere unalleata? O una persona da sfruttare? Un bel Imperio e via, tutto si risolveva a suo vantaggio. I rossi capelli le danzavano dietro le spalle, gli occhi di ghiaccio si posarono sulla ragazza, si alzò un sopracciglio sul suo volto cereo e domandò Qualcosa non va? Era ovvio che qualcosa non andasse, ma giusto per imbastire un discorso che lavrebbe portata ad acquisire nozioni importanti andava più che bene. Che strane scale avete qui da voi aggiunse con un tono tra il divertito e il seccato. Bisognava domarle, bisognava domare le scale!

 
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gumball ©
view post Posted on 27/9/2011, 16:11




Una voce femminile fermò l'imprecamento (?) verso le scale, facendola voltare verso quella fonte di parole che, le rivolse la parola.
Qualcosa non va?
E a seguire:
Che strane scale avete qui da voi
Così lei si accinse subito a rispondere, tenendo sempre un tono spazientito, ma meno ripetto a prima.
Ovvio, queste scale hanno sempre qualcosa che non và! Comunque rendono questa scuola particolare a confronto con le altre, è da notare ciò.
Proferì la donna leggermente irritata, ma dalle scale ovviamente.
Comunque sia voi dovete essere nuova. Il mio nome è Alyssa Patterson, docente di Divinazione, al vostro servizio. Tese la mano alla donna, curvando leggermente le labbra in un sorriso; in quel momento le era un pò forzato, dato che la furia portatale dalle scale non accennava ad allontanarsi.
 
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Phollia
view post Posted on 29/9/2011, 13:17




Notò con piacere che il tono della donna, che poi si rivelò essere docente confermando le sue opposizioni, si era lievemente addolcito. Ella si riteneva lunica a poter usare un tono sprezzante con gli altri e mai lo stesso doveva essere rivolto alla sua persona. Era una così detta principessa, cresciuta come tale in una famiglia di soli maghi di cui era lunica erede. Quanto amava sapere che tutto il patrimonio dei Scelus sarebbe andato a finire a lei, andava letteralmente in brodo di giuggiole quando ci pensava. Comunque, tornado alle scale, alle malefiche scale che amano cambiare: si avvicinò ancora un po alla collega, in modo da essere faccia a faccia e imbastire un discorso; aveva colto laggancio e aveva lodato Hogwarts, Lara non poté fare a meno di replicare: Più che particolare direi strana, ma la stranezza è magia. A Drumstrang le stranezze sono altre e ben più pericolose di innocue scale che si spostano Lasciò cadere il discorso a metà, un po di suspance non faceva di certo male e poi non sarebbe sicuramente andata a spiattellare i segreti della sua scuola lì, nel covo del nemico. Le mancava Drumstrang, le mancava da morire, le mancava quella marea di uomini che si aggiravano per la scuola e la pochissima concorrenza femminile. La maggior parte delle bambine dopo il primo anno desisteva, cambiava scuola e decideva di studiare in privato. Lei no, lei aveva resistito per sette anni, ma il suo non era stato un sacrificio, una sofferenza, era stata unesperienza positiva su tutti i fronti. Aveva sempre trovato lamicizia del sesso opposto molto più vera e soprattutto sana di quella delle ragazze. Non cera competizione e sicuramente cera tanta attrazione fisica. Essendo una delle poche donne in circolazione era presto diventata popolare e grazie alla sua bellezza, che indubbiamente aveva e sapeva di avere, era stata circondata sempre dai coetanei e vista come una leader. Ora si trovava a Hogwarts per uno scopo, con uno scopo e un motivo, altrimenti sicuramente avrebbe preferito insegnare ad un branco di bei fusti carichi di testosterone. (ù.ù) Ma in quel momento non poteva perdesi dei felici ricordi adolescenziali, la donna davanti a lei si era presentata e ora le tendeva la mano con un sorriso forzato, ma comunque cordiale. Lara la strinse, la stretta forte, salda che raramente usava; in genere le facevano il baciamano. Piacere, Lara Scelus, docente di Pozioni. La voce era quasi dura. Laltra insegnava Divinazione; sinceramente era una materia che proprio non capiva, non laveva mai capita e mai ce lavrebbe fatta. Aveva frequentato il corso solo un anno, poi era stato abolito e questo doveva dire tutto. Diciamo che lei il terzo occhio proprio non lo possedeva ed era molto scettica allidea delle profezie. Il destino ce lo facciamo noi. In ogni caso la collega aveva proferito quelle due paroline magiche al vostro servizio si dimostrava una dotata di una certa intelligenza: aveva forse capito a chi stava davanti o era una forma di cortesia? Bah, comunque faceva piacere. Un sorrisetto le si stiracchiò sul volto e mostrando i denti smaglianti, che troppo spesso si trasformavano in fauci lupesche disse: Io sono stata dotata di una cartina, se si è persa la può consultare gliela porse, anche se si aspettava che questa avrebbe rifiutato: se aveva studiato ad Hogwarts la scuola lavrebbe dovuta conoscere bene. Aggiunse poi con un pizzico di compiacenza nel tono della voce, amava infatti vantarsi delle sue origini. Si, sono nuova. Hogwarts non è casa per me. Ho studiato a Drumstrang, scuola delle Arti Oscure. Bene, ora aveva che aveva chiarito la sua posizione chiese: E da tanto che lei insegna qui? Che domanda cretine faceva: era ovvio di no, era troppo giovane per aver la docenza da nemmeno quattro anni. Le pareva di essere un avvocato, che sa sempre in anticipo la risposta del test..

 
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gumball ©
view post Posted on 2/10/2011, 14:43





38_sabotaged 19_sabotaged 1_sabotaged
Anche mia madre frequentò quella scuola, ma per breve tempo, i motivi sono tanti..
Durmstrang, anche se per breve tempo, fu la scuola di sua madre,
Alyssa propio non voleva frequentare quell'istituto,
un pò come la madre all'inizio.
No, solo un paio di mesi,
ma ho frequentato come alunna questa scuola per ben sette anni,
non ritengo per niente necessaria una cartina, le scale sono sempre così,
non mi sono persa tutto quà, grazie comunque.
 
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4 replies since 27/9/2011, 14:30   50 views
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