In my thoughts and ... dreams, Only For Siobhan

Il mondo era fatto di sogni, ed anche lei come tutti ne aveva, sapeva che la maggior parte non erano esaudibili a causa della sua natura di purosangue ma sperava in bene.
Ma il suo sogno più grande era quello di volare, pensava a aquello anche quando sapeva di non poter prendere in mano una scopa... anche di notte quando sognava o si svegliava di soprassalto pensava a quello, forse, più che un sogno era ormai diventata un ossessione.
Camminava per i lunghi corridoi di Hogwarts, senza una meta ben precisa, camminava per schiarirsi le idee ma anche per sgranchirsi le gambe.
Aveva indossato un vestitino azzurro, aveva un corpetto molto stretto che lasciava intravedere le dolci forme e una gonna fatta a pieghe le lasciava scoperta metà gamba, e sotto di esse un paio di ballerine dello stesso colore del vestito.
Senza neanche accorgersene era arriva alla torre di astronomia, dove un ragazzo a lei familiare se ne stava appoggiato alla ringhiera guardando il panorama.
Avvicinandosi non potè fare a meno di constatare che quel ragazzo era il suo amico Razvan, così gli andò dietro e poggiò le sue mani su i suoi occhi.
Vediamo se indovini... chi sono?

qualcuno gli copriva gli occhi, qualcuno a lui famigliare, fece un sorisso e disse:
aspetta che ci penso un po'... ovviamente Siobhan!
Si volto e la guardo nei suoi bellissimi occhi blu, e le disse:
Sio, come stai?

Sorrise quando il ragazzo la riconobbe, era stata talmente tante volte in sua compagnia che anche per lei era diventato molto facile riconoscere la voce del prefetto.
I mille ricordi della notte precedente, le passarono davanti agli occhi, avevano preso davvero un bello spavento, non tanto lei che si aspettava l'arrivo dei mangiamorte nella scuola prima o poi, ma quanto per gli altri studenti che di quella storia non ne sapevano assolutamente niente,
Erano ignari di quello che stava succedendo al di fuori delle mura della scuola, ignari di tutto il male che affliggeva il mondo magico durante quel periodo ed ignari della battaglia che prima o poi sarebbe scoppiata tra bene e male e a cui anche loro molto probabilmente avrebbero partecipato.
Guardando la faccia del ragazzo che parlava, chiedendole come stava, si riscosse dai suoi pensieri e gli rispose con il più falso dei sorrisi, che però tutti prendevano per vero, solo lei sapeva di mentire, gli altri vedendo le sue labbra increspate in quel sorriso, non avrebbero mai potuto dire che in realtà era tutta una messa in scena
[size=4Bene tu? Come hai passato la nottata?][/size]
Gli chiese continuando a mantenere quel falso sorriso in volto.

Guardo` la bellissima prefetta, poi fece un mezzo sorisso e disse:
Io sto bene e la nottata lo passata Leggendo un libro davanti al cammino.
effetivamente Razvan, era troppo preoccupato per dormire, sapeva che la situazione e` gravissima e lui non poteva mica perdere tempo a dormire, anzi doveva stare sveglio perche` se ci sarebbero stati altri pericoli, lui riuscirebbe ad avvertire i serpeverde...
La sua preoccupazione e paranoia aumentava sempre di piu`, facendolo stare sempre in allerta.

Anche io ho fatto la madesima cosa, solo che avendo due camini nella mia camera, anche se è meglio chiamarla mini-appartamento, non avevo bisogno di stare in sala grande
Disse accincendo a quello che avrebbe dovuto essere un sorriso ma che in realtà era una spece di ghigno, uscito male per giunta!
Sai noi non dovremmo avere paura, siamo dei serpeverde e per di più purosangue, i mangiamorte non punterebbero mai a noi, o almeno a me visto che sono figlia di due death eaters
Disse alzando leggermente le piccole spalle.

Sentendo quelle parole disse a malincuore:
lo so, ma non possiamo fidarci al cento per cento, ma in un certo modo ti capisco... anche se io non conosco la mia vera famiglia... chissa` se fossero anche loro serpeverde o perfino... Mangiamorte
E fece un sospiro, chiuse gli occhi e con un fil di voce disse:
Spero, che un giorno io possa ritrovarli...
Fece un altro sospiro e dai suoi occhi scese una lacrima di infelicita` e debolezza.

La ragazza vedendo il viso del compagno intristirsi lo stinse a sè in un abbraccio, non era giusto quello che gli era capitato, e per quanto lei non potesse capire, provava a immaginarsi come sarebbe stata la sua vita senza sapere chi fossero i suoi genitori, per quanto crudeli o malvagi loro possano essere
Mi dispiace moltissimo Razvan, io... non lo sapevo, e per quanto io sappia che non serve a niente, per qualsiasi cosa, devi sapere che io ci sono, puoi fidarti di me, ricordatelo sempre!
Gli disse in un orecchio mentre ancora lo teneva stretto a sè in una morsa calorosa.

La ragazza lo strinse in un forte, caloroso e dolce abbraccio e lui sentendo dire queste parole:
<<per qualsiasi cosa, devi sapere che io ci sono, puoi fidarti di me, ricordatelo sempre!>>
Gli inizio a battere forte il cuore, e Razvan ricambio l'abbraccio dopo con l'emozione al massimo le disse:
Lo so, lo so, e ti ringrazio, Sio...

Figurati... è il minimo che io possa fare per te
Gli rispose facendogli l'occhiolino e stringendolo a cnora di più a sè, era un amico oltre che il ragazzo che si era innamorato di lei, e Siobhan voleva aiutarlo anche a costo della vita, ok forse non proprio a costo della vita, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui.
Mi erano mancati i tuoi abbracci!

Razvan senti l'abbraccio di Siobhan, piu` forte e lei gli disse anche:
<<mi erano mancati i tuoi abbracci!>>
Lui la fissava nei suoi profondi e belli occhi blu, le si avvicino e disse:
Non trovi questa vista fantastica?

La ragazza si girò, per ammirare il paesaggio con ancora le mani del ragazzo intorno alla vita per cingerla dolcemente, lei ammirava il paesaggio e mentre lo faceva il ragazzo le cinse da dietri i fianchi appoggiando il mento sulla sua spalla, erano petto contro schiena, sotto quel mantello che era il cielo
E' meravigliosa la vista da quassù, rimarrei qui anche tutto il giorno ne ce ne fosse la possibilità
Disse sospirando leggermente.

Già il panorama era bellissimo, il sole spuntava dalle nuvole candide grigie, era rosso-arancio, mentre lievemente illuminava i monti che cicondano il castello di Hogwarts.
Anche lui sarebbe rimasto lì tutto il giorno, e guardando Sio con la coda dell'occhio le disse all'orecchio:
Non ho mai visto un paesaggio come questo... magnifico.
Fece un lieve sorisso.

Sorrise al prefetto ammirando quel meraviglioso panorama, le sembrava di stare sospesa su di una nuvola.
Si davvero meravigliosa...
Disse sospirando continuando a sorridere beatamente
In quei momenti si sentiva spensierata, come se fosse tornata a d avere cinque anni, a quell'età tutto si vedeva secondo prospettive diverse, e lei in quel momento si sentiva come una bambina a cui avevano regalato delle caramelle gommose, si sentiva felice... ma sopratutto vuota di quegl'inutili pensieri...

Edited by Isobel Helena Zabini - 24/9/2011, 21:45